Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
150 | luigi capuana |
Si rivoltava contro di lui, gli rispondeva con parolacce che non stavano punto bene in bocca di una dama sua pari.
Una volta si era incapriccita di una pianta del giardino che circondava il castello dove essi abitavano. L’annaffiava lei, la ripuliva lei; guai se il giardiniere si permetteva di levar via una foglia avvizzita e cascata per terra!
Una pianta comune: ma la Principessa si era messa in testa che dovesse far fiori e frutti rari.
Una sera, scende in giardino e scorge tra i rami fili di paglia, con alcune piumine e il groviglio di un po’ di refe. Le parve un delitto.
— Giardiniere, che significa questo?
— Qualche coppia di uccellini si prepara il nido, Principessa.
— Buttate via ogni cosa; non voglio nidi su la mia pianta. —
E il giardiniere, presi quei fili di, paglia, quelle piumine, quel po’ di refe, ne fece un batuffolo e lo buttò via.
Fra i rami di un’alta pianta vicina due uccellini svolazzavano e strillavano,