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C
’era una volta un giardiniere che aveva una figlia cèca e un po’ storpia fin dalla nascita. La mamma era morta dandola alla luce, e il povero vedovo aveva dovuto mettersi in casa una vecchia donna, perchè badasse alla disgraziata. La balia l’aveva tenuta con sè fino ai dieci anni. Poi, una mattina gliel’aveva riportata.
— Perché? — domandò il padre.
— Perché non la posso soffrire più. Da due mesi in qua, non fa altro che cantare certe nenie così lamentose, da far venire la malinconia perfino ai sassi. Il vicinato brontolava: — Malannaggio la cèchina e chi l’alleva! ― Mio marito...
— Va bene; — la interruppe il giardiniere — mettetela a sedere là, accanto a l’uscio.—