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per companatico, mangeresti carni tenere di bambini e di bambine; invece di acqua, berresti sangue fresco di giovani e di zittelle. Vuoi essere l’Orchessa, sì o no?
— No! No! No!
— Prendo te e ne fo un boccone!
E le vicine, se si fossero affacciate, avrebbero visto il palazzo tutto illuminato, tutte le finestre spalancate, e due ombre correre per le stanze una inseguendo l’altra, come spinte da furia di vento. Verso l’alba il rumore cessava.
— Avete sentito, comare Formica, che urli stanotte? — Non ho sentito niente; ho il sonno duro. — Perché piangete, comare Formica? — La mia mala sorte vuole così!
— Buon tempo e cattivo tempo non durano gran tempo. — Forse dite bene, comari!
— Parliamo di cose allegre: e il marito, comare Formica?
— Prima devo ringiovanire,
— Sempre allegra, nonostante i guai!