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130 | luigi capuana |
— Chi vi ha fabbricato questo palazzone, comare Formica?
— Venne il vento e portò i sassi.
— E poi?
— Venne il vento e portò rena e calce.
— E poi?
— Venne il vento e portò l’acqua.
— E poi?
— Sassi, rena, calce ed acqua... e il palazzo si è rizzato.
— Sempre allegra, comare Formica! —
Il giorno dopo, comare Formica cuciva, seduta davanti al portone, quasi non fosse accaduto niente di nuovo.
— Gugliata, gugliatina...
— Siete così ricca, e vi affannate a cucire?
— Chi non lavora non mangia.
— Lasciatelo dire a noi, comare Formica!
— L’apparenza inganna, comari mie.
— E il marito?
— È in viaggio; arriverà una di queste mattine.
— Come? Ce lo dite piangendo?