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128 luigi capuana

— Se ve l’ha detto la Boccabella, vuol dire che gli oggetti rubati sono in casa sua.

Vanno i birri, e senza bisogno di frugare, trovano le bisacce dei ladri riposte in un canto, e nella cassa e nelle cassette tanti altri oggetti di oro e di pietre preziose.

E la Boccabella presa ed ammanettata fu condotta in carcere: e la sua bocca diveniva ancora più amara, quasi avesse masticato tòssico.

Dopo di questo, comare Formica fu lasciata in pace. Le vicine, specie quelle dei galletti, avevano paura di lei.

— Dev’essere una strega!

Lei invece filava, cuciva, tesseva, cantando sempre allegramente:

Fuso mio, gira e trotta...

o pure:

Gugliata, gugliatina...

o pure:

Vola, spolina mia, vola, sposina!..

e la sua voce squillava per la via, così limpida e dolce, che era una delizia stare ad ascoltarla.