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108 | luigi capuana |
— Questa è mia figlia, Reuccio! —
Un grand’inchino anche lui, e soggiunse:
— Comandate, ordinate; fate come se foste in casa vostra.
— Datemi una bella fetta di pane. Non mangio da ieri.
— Altro che pane, Reuccio! —
E mandò la donna a far spesa larga.
A Reginotta quegli sbrendoli parevano una ricchezza. Pensava che il Reuccio, travestendosi a quel modo, le dava una gran prova di affezione. E vedendolo divorare come un lupo, a tavola, pensava che doveva costargli molto il fingere di essere affamato.
Più Reuccio mostrava in viso il gran stupore di vedersi trattato così, e più il ramaio e la figlia si confermavano che fosse venuto in incognito per conoscerla meglio.
— Ti ha detto niente? domandava il padre.
— Niente. E a te? —
— Aspettiamo!
— Aspettiamo! —