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cinciallegra | 103 |
e accorgendosene non compravano; e così la bottega si screditava.
Di Cingallegra e di suo marito non si sapeva nessuna notizia. Ora il ramaio rimpiangeva quella figliola da lui maltrattata per dar ragione alla sorella maggiore; la casa era divenuta un sudiciume, non ostante che egli avesse dovuto prendere una donna per i servigi. Si desinava male, si cenava peggio: e per giunta gli affari andavano a rotta di collo con quelle caldaie, pentole, padelle, e quei paioli tutti bucati che nessuno voleva comprare.
Intanto Reginotta continuava a menare la stessa vita di prima; si levava da letto tardi, e poi ben pettinata, bene agghindata, se ne stava alla finestra o giù in bottega per mettersi in mostra: e non si accorgeva che gli anni passavano e che lei, dalla bile, imbruttiva.
Ma un giorno ci mancò poco che non le cogliesse un accidente. Era venuto un giovane signore a comprare molti oggetti di rame. Sceglieva questo e quello, senza osservarli bene e faceva mettere da parte gli oggetti di suo gradimento: un gran