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102 luigi capuana

— La pentola eccola qui... La moglie...

— Eccola qua! Mi volete, Cingallegra?

— Vi voglio, se vuole mio padre.

— E pigliatevela e portatela via! Ma senza dote nè niente! — rispose il ramaio che non ne poteva più.

— La sola gabbia del pettirosso!

— E una pentola, Cingallegra!

— Niente, neppure una padellina! — disse il ramaio.

— Tenetevi pentole, paioli, padelline, caldaie; sono tutti bucati e non servono!... —

Il ramaio non aveva badato a queste parole. Ma non appena Cingallegra e il suo sposo erano andati via portando con sè soltanto la gabbia vuota, perchè il pettirosso una mattina era scomparso, il ramaio cominciò a disperarsi. Quando era sul punto di dar l’ultimo colpo a una pentola, a un paiolo, a una padellina, a una caldaia, gli accadeva di picchiare così forte col martello, da farvi un buchino. E più egli tentava di rimediare quel guasto, e più il buchino si allargava. Gli avventori venivano, guardavano bene,