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— Quando avrò sete, berrò. -
Eran già arrivati alla buca d’uscita. Come il Lupo Mannaro s’accorse che l’altro capo del refe era attaccato alla pianticina di fuori, cominciò a mordersi rabbiosamente le mani. E vista la vecchiarella, diventò bianco come un panno lavato.
— Ah! La nemica mia! Son morto! Son morto! -
La Regina e la Reginotta si voltarono e, invece della vecchiarella, videro una bellissima signora, che pareva la stella del mattino. Era la Regina delle Fate.
Figuriamoci che allegrezza!
La Regina delle Fate prendeva intanto dei sassi, e li metteva l’uno sull’altro davanti la buca.
— Sassi, sassi di Dio,
Io vi muro e vo’ smurarvi io! -
Murata la buca, la Regina delle Fate sparì.
E quella brutta bestiaccia crepò di fame lì dentro.
La Regina e la Reginotta tornarono sane e salve al palazzo; e un anno dopo la Reginotta sposò il Re di Portogallo.