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Voleva rispondergli: sì! Ma le scappò detto:
— Oh, no! no!
— Allora vien qui! -
E l’afferrò colle granfie per ingoiarsela.
— Mangiami almeno domani! Te lo chieggo per grazia! -
Il Lupo Mannaro stette un momentino incerto, e poi rispose:
— Ti sia concesso! Sarai mangiata domani. -
La notte, all’ora fissata, lei s’affacciò alla finestra:
— Ah, mammina mia! Mi scappò detto di no; sarò mangiata domani.
— Fatevi coraggio! — disse la vecchiarella.
E picchiò forte al portone.
— Chi è? Chi cercate? -
All’urlo del Lupo Mannaro tutto il palazzo tremava.
- Son coltellino,
Son piantato nella terra dura,
Per difender la creatura. -
Contro questa malìa, il Lupo Mannaro non poteva nulla. E la mattina, all’alba, venne fuori; e come vide il coltellino, si mordeva le mani:
— Se trovo chi l’ha piantato, ne faccio un boccone! -