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— Vecchiarella, riposiamo un tantino!
— Maestà, è impossibile. -
Scendi, scendi, scendi, la Regina non si reggeva più dalla fame.
— Vecchiarella, prendiamo un boccone, mi sento svenire!
— Maestà, non è possibile. -
Scendi, scendi, scendi, la Regina affogava di sete.
— Vecchiarella, per carità, un gocciolo di acqua!
— Maestà, non è possibile. -
E sbucarono in una pianura. Il gomitolo del refe terminò. La vecchiarella attaccò quell’altro capo ad una pianticina, e disse:
— Chi semina raccolga,
Chi ti attacca, quei ti sciolga. -
Cominciarono ad inoltrarsi. Ad ogni passo, la Regina dovea lasciar cadere in terra un chicco di grano e la vecchiarella diceva:
— Grano, grano di Dio,
Com’io ti semino, vo’ mieterti io. -
Il grano nasceva e cresceva subito, colle spighe mature che penzolavano.