Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— Maestà, che ne so io? Sono una povera femminuccia.
— Buona donna, buona donna, fatemi ritrovar la mia figliuola!
— Maestà, male nuove. La Reginotta è alle mani d’un Lupo Mannaro, quello stesso che diè il rimedio e fece il patto col Re. Fra un mese le domanderà: mi vuoi per marito? Se lei risponde di no, quello ne farà due bocconi. Bisogna avvertirla.
— E il Lupo Mannaro dov’abita?
— Maestà, sotto terra. Si scende tre giorni e tre notti, senza mangiare, nè bere, nè riposare, e al terzo giorno s’arriva. Prendete un coltellino, un gomitolo di refe e un pugno di grano, e venite con me. -
La Regina prese tutto quello che la vecchiarella avea ordinato, e partì insieme con lei.
Giunsero ad una buca, che ci si passava appena. La vecchiarella attaccò un capo del refe a una piantina e disse:
— Chi semina raccolga,
Chi ti attacca, quei ti sciolga. -
Ed entrarono.
Scendi, scendi, scendi, la Regina già si sentiva le ginocchia tutte rotte.