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LE ARANCE D'ORO. | 41 |
Il peggio fu quando il Re di Francia mandò a dire che fra otto giorni arrivava.
Come rimediare con quella figliolaccia caparbia?
Dallo sdegno, le legò le mani e i piedi e la calò in un pozzo:
— Di’ di sì, o ti faccio affogare! —
E la Reginotta zitta. Il Re la calò fino a metà.
— Di’ di sì, o ti faccio affogare! —
E la Reginotta zitta. Il Re la calava più giù, dentro l’acqua; le restava fuori soltanto la testa:
— Di’ di sì, o ti faccio affogare! —
E la Reginotta zitta.
— Dovea affogarla davvero?
E la tirò su; ma la rinchiuse in una stanza, a pane ed acqua. La Reginotta piangeva:
— Cardellino traditore, te e il tuo padrone! Per mantener la parola ora patisco tanti guai! —
Il Re di Francia arrivò con un gran seguito, e prese alloggio nel palazzo reale.
— E la Reginotta? Non vuol farsi vedere?
— Maestà, è un po’ indisposta. —
Il Re non sapeva che rispondere, imbarazzato.
— Portatele questo regalo. —
Era uno scatolino tutto d’oro e di brillanti.