Pagina:Capuana - C'era una volta, 1902.djvu/34

dellino, si è posato sopra un ramo e si è messo a cantare. Canta, canta, canta, mi si aggravavano gli occhi. Lo scacciai da quel ramo, ma andò a posarsi sopra un altro. Canta, canta, canta, non mi reggevo dal sonno. Lo scacciai anche di lì, e appena cessava di cantare, il mio sonno svaniva. Ma si posò in cima all’albero, e canta, canta, canta..., ho dormito finora!

Il Re non gli fece nulla.

Alla nuova stagione, incaricò della guardia il Reuccio in persona.

Una mattina va in giardino e trova il Reuccio addormentato. Guarda l’albero...; le arance d’oro non c’eran più!

Figuriamoci la sua collera!

— Come? Ti sei addormentato anche tu?

— Maestà, non ci ho colpa. È venuto un cardellino, si è posato sopra un ramo e si è messo a cantare. Canta, canta, canta, mi s’aggravavano gli occhi. Gli dissi: cardellino traditore, col Reuccio non ti giova! — Ed esso a canzonarmi; il Reuccio dorme! il Reuccio dorme! — Cardellino traditore, col Reuccio non ti giova! — Ed esso a canzonarmi: il Reuccio fa la nanna! il Reuccio fa la nanna! — E canta, canta, canta..., ho dormito finora! —