Pagina:Capuana - C'era una volta, 1902.djvu/315


— Che cosa volete? E chi è costui? Temerario, come osi di venire da me! —

E voleva scacciarlo via.

Quelli la rabbonirono e le esposero il motivo della loro venuta:

— Questo povero disgraziato ha tentato tutti i mestieri e non è riuscito in nessuno. Si era anche messo a fare il racconta-fiabe; ma i bambini, che già sanno a mente le nostre storie, ora vorrebbero delle fiabe nuove, e non gli prestano attenzione. Bella Fata Fantasia, aiutatelo voi!

— Fiabe nuove non ce n’è più; se n’è perduto il seme.

— Bella Fata Fantasia, aiutatemi voi! —

Sentendosi pregare colle lagrime agli occhi, fata Fantasia s’intenerì:

— Vado e vengo. —

Rientrò nella grotta, e dopo un pezzetto, ricomparve col grembiale ricolmo:

— Tieni; con questa roba forse ti riescirà. —

E gli diede una stiacciata, un’arancia d’oro, un ranocchino, una serpicina, un uovo nero, tre anelli, insomma tante cose strane.

— Che debbo farne?

— Portali teco e vedrai. —

Ringraziò, tutto contento, accompagnò quegli