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— Vorrei delle fiabe nuove. Voi, che ne avete dei magazzini, dovreste darmene qualcuna. —
— Fiabe nuove non ce n’è più; se n’è perduto il seme. Di quelle che ho io tu non sapresti che fartene. E poi, servono a me, per conservarle imbalsamate. Vuoi vederle? —
E lo condusse dentro, nei magazzini.
C’erano tutte le fiabe del mondo, situate nei cassetti fatti a posta, classate e numerate; e il mago Tre-Pi gli guardava sempre le mani, per paura che quello non gliene portasse via qualcuna.
— Ma non c’è proprio verso di poterne trovare delle nuove?
— Le nuove, — rispose il mago — forse le sa una vecchia fata, Fata Fantasia; ma non vuol dirle a nessuno. Vive sola in una grotta, e bisognerebbe andarci in compagnia della Bella addormentata nel bosco, di Cappuccetto rosso, di Cenerentola, di Pelosina, di Pulcettino e simil gente. Prova: però ti dico che è fatica sprecata.
— Non importa; proverò. —
Tornò addietro e andò dalla Bella addormentata nel bosco:
— O Bella addormentata, vi prego, venite con me.