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Topolino era cascato in disgrazia, nessuno più si rammentava del bene ch’egli aveva fatto, quando si chiamava Niente-con-Nulla: il mondo è così! Al suono delle trombe, ecco il Re, i Ministri e la corte, tutti vestiti in gran gala, preceduti dal carnefice, con una torcia accesa in pugno. La Reginotta era rimasta al palazzo.

Il Re, per scherno, allora disse:

— Topolino, prima di morire, che grazia chiedi? —

E Topolino, senza scomporsi, rispose:

— Maestà:

Topolino non vuol ricotta;

Vuol sposare la Reginotta;

E se il Re non gliela dà.

Topolino lo ammazzerà. —

E si lisciava la coda.

— Date fuoco! — ordinò il Re inviperito.

Ma non appena il carnefice ebbe accostata la torcia alla trappola, ecco che insieme con la trappola scoppia in fiamme il trono reale. Le vampe avvolsero il Re e i Ministri, che non trovarono scampo.

La gente fuggiva, atterrita; ma Topolino, trasformato