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gridava: "Viva il Re!", tanto che Sua Maestà cominciò a esserne seccato, e pensava di levarsi di torno Niente-con-Nulla, che ci mancava poco non contasse più di lui.

— Come fare per levarselo di torno? Occorreva un pretesto. —

Il pretesto lo trovò una mattina, che la Reginotta venne a dirgli:

— Maestà, volete ch’io sposi? Datemi Niente-con-Nulla per marito. —

Il Re montò sulle furie. Ma, per far la cosa zitto e queto, deliberò di sbarazzarsi di Niente-con-Nulla per mezzo del veleno.

Invitatolo a pranzo, verso la fine, gli fece porre davanti un piatto d’oro con su una torta di ricotta avvelenata.

— Questo piatto è per voi solo, per farvi onore. Niente-con-Nulla, mangiate. —

Ma Niente-con-Nulla, levatosi da tavola e fatto un inchino a Sua Maestà, rispose:

— Topolino non vuol ricotta;

Vuol sposare la Reginotta! —

E andò via.

Il Re e i Ministri rimasero strabiliati:

— Giacchè Topolino è lui, — disse un Ministro —