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— Fra un anno li avrete. —
In questo mentre la Regina fingeva di voler bene egualmente alle due figliuole; anzi, se comprava un balocco, un ninnolo per la Gigliolina, ne comprava uno più bello per Testa-di-rospo.
La Gigliolina, vedendo il regalo più bello, si metteva a strillare:
— Quello lì lo voglio io! —
E Testa-di-rospo glielo dava.
Passato l’anno, la Regina tornò alla Strega.
— Maestà, i vestiti son pronti; ma badate di non scambiarli. Per non sbagliare in questo incantato ci ho messo un diamante di più.
— Ho capito. —
Chiamò le due figliuole e disse:
— Ecco due bei vestiti; provateveli subito, per vedere se vanno bene. Questo è il tuo, Testa-di-rospo. —
Ma la Gigliolina, contati i diamanti e visto che in quello di Testa-di-rospo ce n’era uno di più, comincia a strillare:
— Quello lì lo voglio io! —
La Regina non permise che lo toccasse.
Intanto la Gigliolina continuava a strillare, e pestare coi piedi:
— Quello lì lo voglio io! Quello lì lo voglio io! —