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soglia del canile trovarono mamma cagna, che abbaiava e ringhiava mostrando i denti.

E Testa-di-rospo non voleva uscir fuori.

— Perchè non vieni fuori?

— Perchè mi farete ammazzare.

— E chi ti ha detto questo?

— Me l’ha detto mamma cagna. —

La Regina, maliziosa, voleva indurla colle buone:

— Non è vero, sciocchina. Vieni su, vieni a vedere che bella sorellina ti è nata.

Sorellina non me n’è nata,

A peso d’oro fu comprata.

Mamma cagna, mamma cagna,

Siete voi la vera mamma.

— Che significa? — domandò il Re.

— O che gli date retta? Testa-di-rospo parla da bestia. —

Ma il Re disse:

— Chi tocca Testa-di-rospo l’ha da fare con me. Mostro o non mostro, è una creatura di Dio. Lei è la vera Reginotta, perchè nata la prima. —

La Regina, arrabbiata per lo smacco, che pensò? Pensò di ricorrere ad una Strega:

— Fammi due vestiti compagni, tutti oro e diamanti; ma uno dev’essere incantato: deve bruciare addosso a chi se lo mette.