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Il Gran Mago afferra quel catino e glielo riversa sulla testa, e il Re, da un po’ invecchiato che già era, rinverdisce, a un tratto, di vent’anni.

Allora il vecchio:

— Affàcciati a quella finestra, suona questo zufolo e vedrai. —

Il Re si affaccia, si mette a sonare, tì, tìriti, tì, ed ecco un esercito armato di tutto punto, fitto come la nebbia, su pei colli e per la pianura.

Intimata la guerra, mentre i soldati combattevano, lui, in cima a un poggio, sonava tì, tìriti, tì, senza cessare finchè la battaglia non fu vinta.

Tornò a palazzo reale vittorioso e trionfante, perdonò a tutti, e all’occasione dei suoi sponsali diè un mese di feste per tutto il regno.

                                   E presto ebbe un erede;
                                   E noi scalzi d’un piede.