Pagina:Capuana - C'era una volta, 1902.djvu/258

Nelle ore di riposo cavava di tasca un zufolo e, tì, tìriti, tì, si divertiva a fare una sonatina, sempre la stessa; poi riprendeva il lavoro.

Intanto quel campicello sassoso gli fruttava più di un podere. Se i vicini raccoglievano venti, e lui raccoglieva cento, per lo meno.

I vicini si rodevano. Una volta quel campicello non lo avrebbero accettato neanche in regalo: da che lo aveva lui, non sapevan che cosa fare per strapparglielo di mano.

— Compare, volete disfarvi di questi quattro sassi? C’è chi li pagherebbe tre volte più della stima.

— Questi sassi son per me:

Non li cederei neppure al Re.

— Compare, volete disfarvi di questi quattro sassi? C’è chi li pagherebbe dieci volte più della stima.

— Questi sassi son per me:

Non li cederei neppure al Re. —

Una volta, per caso, passò di lì anche il Re, accompagnato dai ministri. Vedendo quel campicello, che pareva un giardino, coi seminati verdi