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IL SOLDO BUCATO



C’era una volta una povera donna rimasta vedova con un figliolino al petto. Era di cattiva salute, e con quel bimbo da allattare poteva lavorare pochino. Faceva dei piccoli servigi alle vicine, e così lei e la sua creatura non morivano di fame.

Quel figliolino era bello come il sole; e la sua mamma, ogni mattina, dopo averlo rifasciato, lavato e pettinato, un po’ per buon augurio, un po’ per chiasso, soleva dirgli:

                    Bimbo mio, tu sarai barone!
                    Bimbo mio, tu sarai duca!
                    Bimbo mio, tu sarai principe!
                    Bimbo mio, tu sarai Re!

E ogni volta che lei gli diceva: tu sarai Re, il bimbo accennava di sì colla testina, come se avesse capito.

Un giorno si trovò a passare proprio il Re, e sentito: Bimbo mio, tu sarai Re, la prese in mala