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— O dove trovare questa Fata gobba?
— Prendete del pane e del vino per otto giorni e camminate sempre diritto, badiamo! Senza voltarvi in dietro. All’ottavo giorno vi troverete avanti a una grotta: la Fata gobba abita lì.
— Va bene, — disse il Re — partirò domani. —
Prese le provviste per otto giorni, e si mise in cammino. Quando fu a mezza strada:
— Maestà! Maestà! —
Stava per voltarsi, ma si ricordò della raccomandazione della zingara, e tirò diritto.
Un altro giorno, ecco dietro a lui un urlo di creatura umana:
— Ahi! M’ammazzano! Ahi! —
Il Re si fermò, irresoluto; quel grido strappava l’anima!... E stava per voltarsi; ma si ricordò della raccomandazione, e tirò diritto.
Un altro giorno, ecco alle sue spalle un gran rumore, come di cavalli che corrano di galoppo.
— Bada! Bada! —
Spaventato, stava per voltarsi; ma si ricordò della raccomandazione della zingara, e tirò diritto.
Giunto davanti alla grotta, cominciò a chiamare:
— Fata gobba! Fata gobba!
— Gobbo sarai te! — rispose una voce.