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Infatti la Regina partorì un bel serpentello verde-nero, che subito, appena nato, sguizzò di mano alla levatrice, attaccossi alla poppa della mamma e si mise a poppare.

Quando fu addormentato, il Re gli aperse la bocca e vide che avea davvero un dente soltanto, un dente d’oro. Però, siccome non voleva che quella loro disgrazia si risapesse, fece dire che la Regina avea partorito una bella bimba, ed era stata chiamata Serpentina.

Serpentina cresceva rapidamente, e quando apriva la bocca, il suo dente d’oro straluccicava.

Un giorno ripassò quella zingara, e il Re la fece chiamare:

— Dimmi la ventura di Serpentina.

— Buona o cattiva, Maestà?

— Buona o cattiva. —

La zingara prese in mano la coda di Serpentina e si messe ad osservarla attentamente. Scrollava la testa.

— Zingara, che cosa vedi da farti scrollare la testa?

— Maestà, veggo guai!

— E non c’è rimedio?

— Maestà, bisognerebbe interrogare una più sapiente di me: la Fata gobba.