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— Sei più potente, lo veggo! Torna dalla Reginotta, cavale di dito l’anello del gioielliere e l’incanto sarà disfatto. —
Il giovinotto non avea viso di presentarsi al Re; ma saputo che la Reginotta se l’era cavata con poche scottature, perchè tutti quei della Corte aveano spento le fiamme, si fece coraggio e si presentò:
— Maestà, perdonate; la colpa non fu mia; fu del mago traditore. Ora è un’altra cosa. Caviamo di dito alla Reginotta quell’anello del gioielliere, e l’incanto sarà disfatto. —