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— Quanto lo fai?

— Maestà, quello che il cuore v’ispira.

— Datele cento lire. —

La vecchina, con quelle cento lire, si credette più ricca di Sua Maestà.

Giusto in quei giorni la Regina avea posta una gallina, e alle uova messe a covare aggiunse anche quello. Ma la chioccia non lo covò.

Il Re fece chiamare la vecchia:

— Quell’uovo era barlaccio.

— Maestà, non può essere; la gallina l’avea fatto lo stesso giorno.

— Eppure non è nato.

— Bisognava lo covasse la Regina. —

La cosa parve strana. Ma la Regina, curiosa, disse:

— Lo coverò io. —

E se lo mise in seno. Dopo ventidue giorni, sentì rompersi il guscio. Venne fuori un pulcino bianco ch’era una bellezza.

— Maestà, Maestà! Fatemi la zuppa col vino. —

E pigolava.

— Sei galletto o pollastra?

— Maestà, son galletto.

— Canta.

— Chicchirichì! —