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delle polpettine di rondine. Non era la stagione. Dove andare a pescarle?
— Polpettine di rondine! Polpettine di rondine! —
Il Re quelle rondini le avrebbe pagate a peso d’oro.
La Reginotta, al solito, cavò di tasca la cipolletta.
— Comanda! Comanda!
— Polpettine di rondine! —
Il Reuccio se le mangiò con gran gusto e dopo disse:
— Sto benissimo. —
Era diventato fresco come una rosa: non si rammentava neppure d’essere stato malato. E, un giorno vista la Reginotta:
— Oh, come è brutta! — esclamò. — Ma chi è costei? Cacciatela via! —
La Reginotta andò via piangendo:
— La sua stella voleva così! —
E incontrò la vecchia, quella del grano.
— Che cosa è accaduto, figliuola? —
In poche parole le raccontò l’accaduto.
— Sta’ allegra, figliuola mia! Ti aiuterò io. Vieni con me. —
E la condusse davanti a una grotta.