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Scavato un tantino, la Reginotta tirò fuori una cipolla poco più grossa d’una nocciuola.
— Che cosa debbo farne?
— Tienla cara. Un giorno, forse, ti servirà. —
La Reginotta se la mise in tasca.
Strada facendo, incontrò una povera vecchia con un sacco di grano sulle spalle. A un tratto si rompe il sacco, e tutto il grano va per le terre. La vecchia cominciò a pelarsi dalla stizza.
— Non è nulla, — disse la Reginotta. — Ve lo raccatterò io.
— Ah, i chicchi son contati! Se ne mancasse uno solo, mio marito mi ammazzerebbe! —
E la Reginotta, con una santa pazienza, glielo raccattò tutto, chicco per chicco, senza che ne mancasse uno solo.
— Grazie, buona figliuola; non posso darti altro che questo. —
E le dette un coltellino da due soldi, di quelli col manico di ferro.
— Che cosa volete che ne faccia?
— Tienlo caro. Un giorno, forse, ti servirà. —
La Reginotta se lo mise in tasca.
Cammina, cammina, arrivò all’orlo d’un fosso profondo. Sentiva un belato tremolante. Guardò e vide laggiù una capretta: