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— Non ti disperare, non è nulla. Quando il Re avrà sposato, appena la Regina sarà entrata nel suo appartamento, pianta questo chiodo sulla soglia dell’uscio e vedrai. —
Perciò il Re non trovava mai l’uscio, quando voleva entrare nelle stanze della Regina. C’era quel chiodo piantato lì, che glielo impediva.
Il Re scoppiava dalla rabbia. Fece chiamare novamente il mago, e gli raccontò in segreto ogni cosa.
— Come va questa faccenda?
— Maestà, la faccenda è piana. Quell’uomo ha avuto un chiodo incantato della fata Regina, e l’ha piantato sulla soglia. E questa volta, Maestà, non c’è astuzia che valga: rimarrete un marito senza moglie.
— Ma che offesa ho io fatto a codesta fata Regina? Non la conosco neppur di vista!
— No, Maestà. Vi rammentate d’una vecchina che vi domandò l’elemosina il giorno che voi andavate la prima volta dal ciaba? Vi ricordate che la urtaste col cavallo e cadde per terra?
— Sì.
— Era lei, la fata Regina. —
Il Re dovette persuadersi che era inutile lottare con una Fata, e si rassegnò a sposare una