Pagina:Capuana - C'era una volta, 1902.djvu/139

cammina, cammina, arrivò finalmente in quelle contrade lontane.

Vide un magnifico palazzo stralucente, e domandò a chi appartenesse.

— È il palazzo del Re Sole. —

Mentre stava lì a guardare, stupito, sentì chiamarsi da una finestra:

— Mercante, se portate bella roba, montate su. La Regina vuol comprare. —

Montò su, e chi era mai la Regina? La sua figliuola minore, la moglie del pecoraio. Quello rimase di sasso; non potea neppure aprir le cassette degli oggetti da vendere.

— Vi sentite male, poverino? — gli disse la Regina.

— Figliuola mia, sono tuo padre! E ti chiedo perdono! —

Lei, che l’aveva riconosciuto, non permise che le si gettasse ai piedi, e lo ricevè tra le braccia:

— Siate il ben venuto! Ho dimenticato ogni cosa. Mangiate e bevete, ma prima di sera andate via. Se Re Sole vi trovasse, rimarreste incenerito. —

Dopo che quello ebbe mangiato e bevuto, la figliuola gli disse:

— Questi doni son per voi. Questa nocciuola