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colpo, o saresti spacciato; neppure la fatatura ti salverebbe.
Venne la Strega.
— Che cerchi da queste parti?
— Cerco un albero per far del carbone, e stavo osservando questo qui.
— Ti farebbe comodo? Te lo regalo, a patto che per atterrarlo tu dia colpi dove ti dirò io.
— Va bene. -
Il Re brandì la scure, che tagliava meglio d’un rasoio e domandò:
— Dove?
— Qui. -
E lui, invece, diè lì.
— Ho sbagliato. Da capo. Dove?
— Lì. -
E lui, invece, diè qui.
— Ho sbagliato. Da capo. -
Intanto non trovava il verso di assestare il colpo alla strega: essa stava guardinga. Il Re fece:
— Oooh!
— Che vedi?
— Una stella.
— Di giorno? È impossibile.
— Lassù, diritto a quel ramo: guardate! -
E mentre la Strega gli voltava le spalle per