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tagliatele una ciocca di capelli e portatemela qui. -
Però, quella sera, la Cecina non avea voglia di andare a letto.
— Cecina, vieni a dormire.
— Più tardi, Maestà; per ora non ho sonno. -
Il Re aspettò, aspettò, e si addormentò lui il primo. La mattina, svegliatosi, vide che la Cecina era già levata.
— Cecina, non hai dormito?
— Chi si guarda si salva. Grazie, Maestà.
Ah, poverina me!
Son Regina senza Re! -
Il Re rimase stupito:
— Come lo sapeva? -
Tornò dalla Strega e le raccontò la cosa.
— Maestà, invitate re Corvo; appena la vedrà, ne farà un sol boccone. -
Venne re Corvo:
— Cra! Cra! Cra! Cra! -
E come vide la Cecina, alta una spanna, cra! cra! ne fece un boccone.
— Mille grazie, re Corvo. Ora potete andar via.
— Cra! Cra! Cra! Ma prima di andar via, debbo mangiarti gli occhi. -