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LIB. II.

vale. La donna disidera l'huomo come perfettione; adunque è imperfetta: ma può essere perfetta in alcun grado: et congiungendosi all'huomo si fa più: come possiamo dire dell'humano intelletto: il qual essendo di non poca perfettione, disidera perciò conoscere alcune cose men perfette di lui: come è la natura d'alcuno animale bruto: et aggiungendo questa perfettione, si fa più perfetto, et migliore. Ne ancora aviene che l'huomo la prima donna allui congiunta habbia à schifo, perché in cotal atto la perfettione sua lasci adietro. conciosiacosa che se cio fosse, ogni volta averria, che con alcuna si congiungesse. il che non accade: anzi fuor che la prima volta cotali congiungimenti poscia aumentano amore. et se disiderate sapere il perché: è più verisimile che la troppo calda complessione dell'huomo ne sia cagione, massimamente nell'età tenera. et perché pochi stanno ad isperimentare cotai giuochi infino alla matura; la caldezza, che in quei tempi è maggiore, muove nuovi pensieri. Si che rivolgendo i giovani nella volubil mente la qualità dell'amore, agevolmente disamano: et compiuto il lor desiderio prestamente se ne pentono: infino che la più salda età, et la consuetudine non gli fa meglio conoscere quali siano l'amorose forze. Ma la donna per istinto di Natura conoscendo nel generare quanta perfettione sia, ama colui; anzi gli sempre tenuta, che le insegnò tanto ben primeramente conoscere. Per la ragione del luogo pareva ancora da più esser l'huomo. percioche la donna sta disotto; et l'huomo disopra, come più nobile: ma chi con diritto occhio riguarda, conoscerà che la donna ne gli ultimi diletti di venere stà in