Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/97


LIB. II. 46

vale. La dŏ(n)na disidera l'huomo come perfettione; adunque è imperfetta: ma può essere perfetta in alcun grado: et congiungendosi all'huomo si fa piu: come possiamo dire dell'humano intelletto: il qual essendo di non poca perfettione, disidera perciò conoscere alcune cose men perfette di lui: come è la natura d'alcuno animale bruto: et aggiungendo questa perfettione, si fa piu perfetto, et migliore. Ne ancora aviene che l'huomo la prima donna allui congiunta habbia à schifo, perche in cotal atto la perfettione sua lasci adietro. conciosiacosa che se cio fosse, ogni volta averrià, che con alcuna si congiungesse. il che non accade: anzi fuor che la prima volta cotali congiungimenti poscia aumentano amore. et se disiderate sapere il perche: è piu verisimile che la troppo calda complessione dell'huomo ne sia cagione, massimamente nell'età tenera. et perche pochi stanno ad isperimentare cotai giuochi infino alla matura; la caldezza, che in quei tempi è maggiore, muove nuovi pensieri. Si che rivolgendo i giovani nella volubil mente la qualità dell'amore, agevolmente disamano: et compiuto il lor desiderio prestamente se ne pĕ(n)tono: infino che la piu salda età, et la cŏ(n)suetudine nŏ(n) gli fa meglio conoscere q(ua)li siano l'amorose forze. Ma la dŏ(n)na per istinto di Natura conoscĕ(n)do nel generare quă(n)ta perfettione sia, ama colui; anzi glie sempre tenuta, che le insegnò tanto ben primieramente conoscere. Per la ragione del luogo pareva ancora da piu esser l'huomo. percioche la donna sta disotto; et l'huomo disopra, come piu nobile: ma chi cŏ(n) diritto occhio riguarda, conoscerà che la donna ne gli ultimi diletti di venere stà in