Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/78

DELL'ANTHROPOLOGIA

Ma per non andare piu vagando; dico che essendo la donna piu prudente, è necessariamente ancora piu temperata: et perciò ogni volta che qualche disiderio men che pudico in loro si sveglia; la vergogna e'l timor della infamia le si para innanti dicendo dove stolta vuò tu per un poco di piacer tutto l'honore gia acquistato, che piu della vita di deve esser caro, arrischiare, et in un punto perdere? Non sarebbe men male, qual hora tal cosa di te si risapesse, che fosti morta in fasce? Ma come può tu pensare che non si risappia? certo se altri non fie che lo dica, colui con cui farai di te il piacer suo, nol potrà tacere. Queste cose adunque considerate, et in se raccolte mettono il freno all'appetito; ma l'huomo in quanti luoghi, et quante volte l'opportunità gli accade; non risparmia, pur che possa, di correr giamai uno aringo. Siane Iddio lodato, disse madonna Iphigenia, che pur ho truovato un'huomo, che piglia la contesa per noi. L'obligatione ch'alle donne porto, et la verità, disse il Poeta, à ciò mi stringono; et però seguendo il mio parlare, dirò hora della magnanimità; la quale è tanta nelle femine; che quantunque sia in loro naturalmente piu disiderio de carnali congiungimenti; non perciò si è udito che per satiar la voglia sua alcuna habbia mai richiesto huomo di si fatta battaglia: anzi sempre con l'animo eccelso et generoso sostengono d'esser non una volta ma mille et mille pregate. Ne solamĕ(n)te circa i notturni combattimenti; ma in gettar l'immense ricchezze sono magnamine. Come si legge di Cleopatra, che in ciò non volle cedere à quei richissimi imperadori Romani: et nelle să(n)guinose guerre