ste incantatrici, da noi chiamate streghe, con più costanza che gli huomini perseverare nella loro falsa credenza; et non risparmiar di esser nel fuoco abbrugiate, per vivere, et morire nella loro sciocca openione. Hora adunque poi che ho compiaciuto à madonna Iphigenia con dire delle virtù theologiche: alla mia prima intentione ritornerò, et dirò della giustitia; la quale cosi tra l'altre virtù tiene il primo luogo, come faccia tra le minori la vaga stella di Venere. Ma conciosiacosa che la vera giustitia non si parte dalla carità; la donna che di gran lungi è più caritatevole, conseguentemente è ancora più giusta; et noi diciamo ch'Iddio è giustissimo; perché di tutti i beni è donatore. In questa openione scrivendo Tullio affirma la liberalità esser parte della giustitia. Ma percio che si potria dir, più essempi di cio trovarsi ne gli huomini; et che quante cortesie le fonne usarono mai, sarebbono nulla al paragone della liberalità d'un solo Alessandro, et d'alcuni altri che potrei nominare. Brievemente rispondendo dico; ch'io non istimerò giamai L. Sylla, ne Giulio Cesare, ne gli altri principi et tiranni, quandi i beni de suoi avversari donavano à coloro che le loro parti havevano seguito, per lo cui aiuto haveano acquistato il poter donare, essere stati liberali; ma dannosi et rubbatori perioche il liberale dee il suo donare, non l'altrui; et quantunque tal risposta non sia sconvenevole, pur ce' né un'altra à mio giuditio migliore: che parlando come Christiano, noi veggiamo gli huomini le loro magnificenze usare più tosto per pompa, et per acquistarsi nome di liberale, che per zelo di giustitia; dove le donne più vo-