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DELL'ANTHROPOLOGIA

come è la carta, ch'io ho nella mano; il legno onde è fatto questo scanno, ove io seggo; ma la fortuna, la quale fa che questo sia uno scanno alto uno braccio di tale ò d'altro colore, con l'altre sue qualità; che 'l disfacimento di quella tela habbia fatto questa carta si sottile, si larga, et con questa bianchezza, sola è che si vede, et si conosce, et che da il nome alle cose: et questa è come l'huomo piu degna della materia: la quale sempre disidera la forma. Et quindi procede che naturalmente l'huomo ha in odio colei; à cui prima si congiunse, si come quella, alla quale copulandosi molto della sua perfettione perdette: incontrario la femina ama l'huomo, col quale prima conobbe quanto dolci et soavi fossero gli amorosi congiungimenti. Per la qual cosa l'huomo ragionevolmente è superiore; si come ancora ne detti congiongimenti quasi in luogo piu degno sta naturalmente disopra alla femina; la quale nulla sarebbe, se la forma cioè l'huomo non fosse, che gli da l'essere, e 'l modo di mantenere l'humana generatione: et come l'huomo, et la donna sono una spetie sola compresa in questo nome d'animale; cosi tutti due si chiamano una sola cosa, cioè spetie humana, et cio dall'huomo, et on dalla femina. Molte altre cose potrei dire della eccellenza dell'huomo; ma percioche non vorrei che madonna Iphigenia si pensasse ch'io sia hoggi qui venuto contra le donne corrucciato; per che alcuna ne habbia trovata al mio voler ritrosa, io mi rimarrò di piu avanti di lor parlare; lasciata à voi cura di dire contra, se vi parrà ch'io habbia detto male, ò di aggiungere, se cosa habbia lasciato necessaria à conchiudere questo ragio-