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DELL'ANTHROPOLOGIA

la degnità dell'huomo etiandio ne ha dimostrato Iddio, che nella creatione dell'universo lo fece prima; et egli nascendo volle nascere huomo, et non femina: et era ragionevole che pigliando corpo mortale egli che sopra tutti era eccellentissimo, si pigliasse il sesso piu nobile. Per questo ancora è introdotta usanza; la quale da gli antichi tempi infino à nostri dura, che quando nasce un maschio, gli amici et parenti à quei che portano la novella fanno qualche dono; lo quale nella patria nostra chiamiamo la buona mano; come che si dia da buona mano, et cortese: ma nel nascere della femina, questo non s'usa: anzi in tutta la casa mette dispiacere et maninconia; rinovando forse alla memoria il fallo di Eva, à noi cagione di perpetua miseria; le ruine delle quali Helena fu cagione a' Troia; Lavinia in Italia; Briseida nell'hoste de Greci; Cleopatra in Egitto; la sceleragine di Mirrha; di Bibli, di Phedra, di Canace, delle figliuole di Danao, delle donne dell'Isola di Lenno, et di molte simili; et perdonatemi madonna Iphigenia, se vi parra' forsi temerità che al vostro conspetto, et nella vostra casa, io dica contra le donne. percioche tanto piu è vostra lode, quanto piu siete da queste rimota, et nel numero delle rare et buone. Anzi sarà arroganza la mia (rispose ella) se mi torrò questo privilegio d'essere tra le rare. pur tacendo voglio anzi consentire alle vostre lodi, che contradicendovi da me stessa condannarmi. Non è questo mio giuditio solo, disse il Musicola, ma d'ogn'uno, che un conosce: et la domestichezza di messer Lancino, et del