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LIB. I. 23

-za et della brevita' de giorni et delle notti; dell'accostarsi e del lontanarsi del Sole da noi, de congiongimenti de pianete, et del loro alzarsi, et appressarsi alla terra; dello scemare et screscere della Luna; et le cagioni perché ne freddi paesi siano piu lunghi i giorni, et ne caldi piu brievi; perché le stelle verso la tramontana mai non entrano come l'altre sotto l'Oceano; ma hanno ancora voluto investigare con lunga isperienza gl'influssi di esse in queste cose terrene; et qual sia benigna, quale malvagia, et sotto quale ciascuno sia nato, et quel che debbia di qualunque avvenire; le quali cose, che nel vero sono degnissime, et molte altre l'Astrologia ci insegna. Dalla Arithmetica e' poi discesa la Musica. conciosiacosa ch'el suoo e 'l canto tutto in numeri consiste; et le voci gravi, et acute per li numeri si conoscono. Ma percioche nelle cose di piacere e' detto a' bastanza di quest'arte, non mi stendero' molto nelle lode sue: tanto diro' che antichamente appresso Greci fu in grande stima; et accadendo essere in un convito secondo l'usanza a' Themistocle la lyra portata, et da lui ricusata come inesperto di quella, egli da gli astanti ne riporto' non picciolo biasimo. Oltre alle predette sette arti, un altra scienza e' di tutte piu degna, et piu honorata, chamata Philosophia, che tanto e' dire amore di sapienza; la quale non contenta di stare astretta in cosi brievi termini, come le sette sopradette, contemplando la terra, gli altri elementi, e 'l cielo di tante et si belle cose adorno, con lungo studio ha investigato le cagioni del tutto; et per pruove certe co-