verso, se non quanto all'ombra della terra in questo nostro hemispero al notturno tempo e suoi raggi ci nasconde; et col movimento suo hor al sommo del cielo verso noi innalzandosi doppò la lieta primavera ci adduce la state; hor da noi rimovendosi et inchinandosi all'altro polo, ne fa il fruttifero autonno, et poscia l'arido et aggiacciato verno; et in questi quattro tempi finisce l'anno. Al girar del Sole due altre stelle s'accompagnano, l'una è Venere piacevole, gioconda, et fortunata; che hora innanti al Sole caminante à noi si mostra il mattino; hora adietro seguendo la sera luce ne rende: non perciò tanto lontanandosi mai, che in breve spatio à congiongersi con lui non ritorni; l'altra è Mercurio ingenioso et savio, il qual secondo la compagnia dell'altre stelle, piu che per se stesso fa gli huomini hor buoni, hor rei: l'ultima tra tutte è la Luna, che quasi in ventotto giorni adempie il suo svolgimento come più breve, et minore di tutti gli altri cieli, et hora appressandosi al Sole si nasconde; et come hanno favoleggiato i poeti, va nel regno infernale à starsi col marito Plutone; hora partendosi comincia à mostrare le sue corna verso oriente; infino che fattaglisi dirimpetto mostra la faccia sua piena: indi tornando à rappressarglisi, un altra volta dirizza le corna verso ponente; et poscia di nuovo da noi si nasconde. Contemplo da poi sotto i cieli quattro elementi principio d'ogni cosa mortale et prima il foco, che come più lieve, et puro, quando si divise l'antico Chaos, il più alto luogo elesse, nel qual credesi il loro albergo haver le comete, futuro annontio delle morti de Prencipi, et di null'altri casi humani, le stelle