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LIB. III.

te si comprende, che gli aspettanti la cena, e 'l desinare con le tavole, et co scacchi vanno diportandosi, infino che le vivande siano recate: altri che non sanno in qual modo divenir vecchi, si stanno i più lunghi giorni spettatori continovi de giuocatori di palla, altri di giostre, altri de saltatori: et i Prencipi de Greci et de Romani (come etiandio s'usa à nostri tempi) facevano recitare comedie et tragedie, per trattenere i popoli, et dargli piacere: le quali cose non è da dire che per gli savi si facessono, ma per le donne: et per quelli che come fanciulli colla merenda si sogliono alla scuola mandare. Gli motti etiandio avegna che facciano argomento di prontezza d'ingegno: et di tanti huomini eccellenti doppò migliaia d'anni si leggano i loro mottegievoli detti: et Plutarco n'habbia raccolto di molti non picciol volume: et il Pontano novellamente si sia ancora sforzato d'insegnarci l'arte opera prima da Cicerone et da altri tentata, ma forse da lui più istesa; nondimeno molte volte troppo offendono: et non trovo altra cosa, che più sovente ci dia d'inimicitia, et di rissa cagione: massimamente procedendo da huomini pregiati. percioche si recano le brigate i motti di quelli più tosto ad ingiuria, che à prontezza. La onde et co grandi, mezzani, et piccioli all'huomo che discreto vuole esser tenuto, è di mistiero lasciati i motti dallato parlar senza puntura d'alcuno: altramente gli amici si fanno nemici, et spesse volte si viene à termini di combattimenti. Esopo non per altra cagione disse la lingua esser pessimo cibo. percioche chi troppo si diletta di mottegiare, lo più delle volte non fugge il difetto di mordere, et lacerar l'altrui fama di che non è cosa più odiosa: et avegna che cotai riprensori, et morditori talhora sotto nome di prontezza