Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/103

LIB. II.

nel profundo degli abbissi, et in eterna dannatione fatto ruinare; cosi egli huomo nascesse, et fosse la pena dell'innocente sangue uguale al delitto del peccatore. Con cotali argomenti, et ragioni non solamente il Musicola, ma molti altri si persuadevano di vincer la quistione. Nel vero, disse messer Lancino, per esser le donne nelle forze inferiori, dubitava non la perdessono: se la loro mercè non s'acquistassero degli amici, che in ogni lor bisogno, in ogni periglio fossero pronti aà prender l'arme, et à difenderle: ma veggio non mancarle aiuto et difesa contra i crudi morsi degli invidiosi. Questo aviene, soggiunse il Poeta, percioch'e biasima loro non sono difficili da confutare, per le singolari et immense gratie, che con larga mano la Natura le ha concedute. Oltra che ciò parmi non picciola iscusatione, et conforto di coloro, che si lasciano ad amar trascorrere. tra quali essendo io uno, non per disaventura, ma per elettione: non ho trovato maggiore alleviamento giamai alle mie passioni, et continove solicitudini, che 'l pensare alla vaga bellezza, à gli ornati et laudevoli costumi, à soavi ragionamenti della mia donna; bastante sodisfacimento di mille pensieri et di mille angoscie, che il soverchio amore nella mente compreso più che crudeltà de lei, mi fa sentire. Alle quali cose quando io penso, istimo ben aventurata la pena mia: et disidero quantunque; privo d'ogni speranzaa di cui gli più felici amanti si godono, in tale stato trappassare tutta la vita; ancora a che l'età di Nestor mi fosse conceduta. Grande amore è questo, disse madonna Iphigenia, che portate à questa donna: la quale veramente sarebbe ingratissima, se a voi delle cagione di sospirare;