Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/10


vanità degli studi loro, ho tutta la materia in un corpo se non bello, pur men difforme ridotta. Et dee questa riformatione à me non meno esser concessa, che fosse à Cicerone padre della latina eloquenza lo scrivere que degnissimi libbri dell’Oratore, ne quali volle supplire à ciò che havea lasciato ne rhetorici da lui in giovanezza composti; che fosse ad Agostino scrivere i ritrattamenti di ciò, che in diversi et infiniti libbri havea prima scritto; che sia ad Erasmo il fare stampare molte volte i suoi proverbi sempre con nuovo aumento et correttione; che sia stato à M. Pietro Bembo gli Asolani suoi venticinque anni innanzi divolgati, ultimamente correggere; che sia stato finalmente all’Ariosto riformar l’Orlando suo furioso. Et pur ch’io habbia in questo conseguito una parte del mio intento, cioè di far migliore questo che ’l primo libbro, assai mi parrà haver fatto. Ma quando etiandio altrimenti fosse; doverà il benigno lettore non sprezzare la buona voluntà; la quale in vero è di giovarlo et dilettarlo; avegna che le deboli mie forze non possano al desiderio sodisfare.