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722 | terreno, concime, acqua |
delle proprietà che tengono un quinto del terreno a risaja, ed altre 1/4, 1/3, 1/2, 3/5 e persino 3/4 a riso. Certo è che una buona rotazione non permetterebbe che si coltivasse più di 1/3 a riso, perchè in questo caso i concimi degli altri 2/3 verrebbero concentrati sopra un sol terzo del fondo con vantaggio delle coltivazioni asciutte, e si potrebbe stabilire la seguente ruota, dividendo il fondo in nove porzioni, come è in uso in molte località della provincia di Milano, Pavia e Lodi.
1.° Frumento od altro cereale, da convertirsi a spianata.
2.° Spianata concimata.
3.° Spianata concimata.
4.° Spianata, o lino, o ravizzone, poi melgone quarantino.
5.° Riso.
6.° Riso.
7.° Riso.
8.° Melgone con poco o nessun concime.
9.° Melgone concimato.
Una maggior estensione data al riso, che a prima vista sembra possa produrre un maggior concentramento dei concimi, riuscendo a scapito della produzione dei foraggi, ne diminuisce all’incontro la massa, e per conseguenza nuoce alla fertilità delle terre.
Ciò non pertanto vi sono delle località le quali, come già dissi, trovansi in circostanze tali da dovere pel maggior utile convertire a risaja la metà e persino tre quarti del loro fondo, perchè in posizione da ricevere le abbondanti e calde colature de’ fondi superiori, che non sarebbe utile di fugare finchè il prezzo del riso si mantiene superiore a quello del frumento, e finchè il terreno della risaja non sia tanto spossato da rendere meno di trenta ettolitri di riso vestito per ogni ettaro.
Egli è però evidente che, coll’andar del tempo i fondi quasi intieramente convertiti a risaja non potendo produrre sufficiente foraggio pel mantenimento di tanto bestiame che produca letame bastante da concimare largamente almeno un terzo del fondo ogni anno, dovranno scapitare di valore, quando per qualche circostanza non convenisse più la coltivazione dei riso. Simili fondi daranno buoni prodotti ancora forse per due anni, ma dopo esigerebbero una completa ed abbondante concimazione.
Risaje vallive, paludose, o da zappa. Il vero o più importante vantaggio che s’introdusse colla coltivazione del riso, fu quello di poter utilizzare per l’agricoltura molti terreni che