Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
66 | durata delle piante. |
chè germinano, fruttificano e muojono nel corso d’un anno; come il frumento, melgone, lupini, ecc. Vi sono le piante biennali che compiono la loro vita in due anni, formando lo stelo nel primo, e fruttificando nel secondo: tal’è la scorzonera. Perenni, o meglio vivaci, quelle che, perdendo o no le foglie ogni anno, e sopravvivendo la radice, od anche il tronco ed i rami, possono continuare per molti anni a vegetare, come fanno molte erbe da prato, e gli alberi in genere. L’ulivo, per esempio, può durare 300 anni, la rovere 400, i cedri del Libano sembrano indistruttibili. Ma se vuolsi calcolare la vita media, un pioppo, per esempio, dura 80 anni, una quercia 200, i pini, i larici 150.
§ 55. Ma quale sarà la causa del deperimento delle piante? Per molte il freddo jemale; per altre la mancanza delle necessarie sostanze nel terreno; l’impossibilità per le radici di trovar nutrimento, anche per ostacolo meccanico; l’improvvisa mancanza d’umidità, come in certe stati secche; la mancanza d’aria e la troppa umidità, come nelle piante terrestri affatto inondate accidentalmente; la coltura del terreno che guasta e toglie molte radici superficiali; lo sfrondamento artificiale; ma più ancora, come succede negli animali, l’indurimento e l’ostruzione degli organi servienti alla nutrizione od alla respirazione, per l’accumulamento di sostanze terrose che, mancanti del necessario veicolo acquoso, intercettano le relazioni tra il vegetale e l’aria, tra il vegetale ed il terreno, per cui la pianta deperisce e muore.
Nè devesi però tacere un altro fatto. Le piante che facilmente fruttificano, ed i cui semi nascono facilmente, sono quelle che durano meno; laddove quelle la cui fruttificazione non si compie che dopo un certo numero d’anni e dopo un certo accrescimento del tronco, quelle in qui la detta funzione può essere per molte cagioni impedita, od i cui semi difficilmente nascono, durano assai più in vita, quasi che la natura abbia con ciò provveduto alla conservazione delle specie, e della loro quantità relativa.