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706 | cure successive durante la vegetazione. |
asciuga ancor più presto; oltre che le foglie servono ad imbeversi e trattenere in parte la rugiada quando essa comincia a formarsi facendosi più lunghe le notti nel mese di agosto.
Cionondimeno si potrà togliere la cima dopo la fecondazione nei paesi freddi e dove la pioggia sia frequente, onde facilitare il riscaldamento del terreno; e le foglie non si dovranno mai levare se non quando la spiga sia matura, e ciò pure nei climi che richiedono queste operazioni come sussidj al ricevere la maggior quantità possibile di calor solare.
Ma vediamo se a condizioni discretamente favorevoli siano poi tanto utili queste operazioni, e se il foraggio che si ottiene ci compensa del danno che ne riceve il grano. Il melgone non cimato nè sfogliato pesa chilogrammi 78 circa, quello cimato soli 68 a 70. Il melgone cimato e sfogliato rende un minor volume di grano, che può rappresentarsi per un buon sesto del prodotto, e dà una farina inferiore e che assorbe minor quantità d’acqua. Sommate questi svantaggi e vedrete che si perde dal 20 al 25 per % del prodotto, e che questo per sopramercato riesce di qualità inferiore. Nè si creda che questo calcolo sia esagerato; io ebbi campo a convincermene più volte, e vi assicuro che quel tanto di foraggio che si ricava dal melgone si paga il doppio di quel che potrebbe valere altrettanto fieno di prateria.
§ 723. Ove si possa disporre di acqua per l’irrigazione, il reddito del melgone può dirsi certo ed abbondante; ma perchè al detto reddito si debbano fare le minori deduzioni possibili in spese di coltivazione, importa usar dell’acqua in modo che si possa irrigare convenientemente colla minor quantità possibile; se il melgone esige l’irrigazione è certo che l’aridità della stagione la rende bisognosa anche per le altre coltivazioni. Irrigare il maggior spazio di terreno possibile, nel tempo possibilmente più breve è la vera economia ed il vero profitto di quest'epoca; e rispettivamente al melgone non si otterrà mai questo risparmio d’acqua coltivandolo in porche seminate a gettata. Nei campi così coltivati, il terreno, in quanto all’irrigazione, si dispone come alla fig. 127, e si irriga per imbibizione nell’egual modo che indicai al § 453 parlando della spianata. Ma se una spianata dell’estensione di un ettaro richiede, per esempio, un’oncia d’acqua per la durata di un’ora, un ettaro a melgone richiederà spesso un doppio tempo. Infatti le rincalzature del melgone, bene o mal fatte, aumen-