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proporzione quasi uguale d’acido fosforico. L’abbondanza di calce nel grano e più ancora nella paglia ci mostra la qualità del terreno richiesto da questa pianta.

§ 703. Clima, terreno, concime. La fraina, come già vi dissi, desidera un clima piuttosto umido; per la maturanza del seme esige una somma di circa 1500° gradi di temperatura media diurna; soffre il freddo e le brine, ed abbisogna di maturare prima che la minima scenda a +6°.

Questa pianta non richiede un terreno molto ricco, ma gli è necessario un terreno assai soffice, siliceo-calcare-argilloso, qual'è generalmente press’a poco il terreno presso i monti.

La concimazione con sostanze ben scomposte gli sarebbe vantaggiosa; ma siccome ha poco tempo per risentirne gli effetti, e che val meglio convertirle a profitto di coltivazioni di maggior reddito, così ordinariamente la fraina non si concima, e si semina dopo un solo ma ben fatto lavoro.

§ 704. Coltura. Lavorato profondamente e ben suddiviso il terreno si semina immediatamente nella quantità di circa un terzo quella del frumento, 50 litri circa per ogni ettaro. Si deve seminare assai rado, perchè se la fraina non tallisce, essa ramifica ed il prodotto è in relazione colla maggior o minor ramificazione. Se dopo la semina succede la siccità, il grano non nasce affatto od in ben poca parte; e quel che fosse già nato riuscirebbe intristito e di nessun prodotto. Per ciò nella pianura, dove la siccità è facile, si preferisce coltivare il miglio che richiede minor umidità. Nata la fraina si deve sarchiare a mano almeno una volta in agosto.

§ 705. Raccolto. La fraina si miete come gli altri cereali. L’epoca ordinaria della sua maturanza è nei primi giorni d’ottobre. Si deve però riflettere che la fraina non matura contemporaneamente i suoi semi, pel diverso momento in cui fioriscono le successive ramificazioni. La maturanza è come forzata, poichè il calor decrescente della stagione non permette un’ulteriore ramificazione e fioritura, nè una completa maturanza dei semi che provennero dagli ultimi fiori. Bisogna adunque mietere quando la maggior parte dei primi semi sono maturi, poichè gli ultimi non avrebbero tempo egualmente da maturare, mentre i primi facilmente cadrebbero al suolo.

Dopo la battitura il grano resta vestito della corteccia nera già accennata, si fa essiccare bene al sole e poi si ripone in