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684 | del miglio e del panico. |
di poco minore, e sarà invece di 70 litri circa per ettaro quando si voglia seminar fitto per averne foraggio; poichè crescendo assai folto, resta più sottile e tenero.
Tanto il miglio quanto il panico dimagrano molto il terreno, e non sarà mai conveniente far loro succedere il frumento. Meglio sarà lasciar riposare la terra nel verno, per poi concimarla abbondantemente per qualche coltivazione estiva, non troppo bisognosa di principj organici azotati.
§ 698. Raccolto. Il miglio perde facilmente il seme, e non si deve aspettare che tutto sia giallo, ossia maturo. Appena che si vedano due terzi del campo abbastanza maturi si deve mietere immediatamente e con diligenza per non iscuoterlo di troppo e perder semi. Si trasporta sopra carri muniti d’una coperta che trattenga i semi che si staccano nel riporvelo. Si lascia poi sui carri circa 24 ore, nel qual frattempo il miglio si riscalda, e questo riscaldamento facilita l’uscita ed il distacco dei semi non troppo maturi. La mietitura succede circa la metà di settembre quando siasi fatta la semina nei primi giorni di luglio.
La paglia che è ancor molto verde si fa seccare convenientemente al sole prima di riporla nelle cascine.
§ 699. Prodotto. Il prodotto medio del miglio è di circa 32 ettolitri per ettaro, pesanti 70 chilogrammi, i quali poi si riducono a 43 quando gli sia tolto il guscio. La proporzione del grano alla paglia è come 100 a 233. La paglia è ricchissima d’azoto; e quella paglia che serve a dare un ettolitro di grano vestito, contiene press’a poco la stessa quantità d’azoto dei 70 chilogrammi di grano. Da ciò vedesi perchè il bestiame appetisca questa paglia, e perchè gli riesca nutriente; ma scorgesi eziandio perchè questa coltivazione sia molto estenuante.
Il prezzo del miglio è pure di metà inferiore a quello del frumento.
In quanto al panico il suo prodotto di seme è ancor minore; e più comunemente si semina fitto per aver foraggio; si taglia verso la metà di settembre e si fa seccare convenientemente al sole.