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del miglio e del panico. | 681 |
Nel clima della parte piana della Valle del Po matura circa verso la metà di luglio.
La mietitura, battitura e ripulitura si fa nei modi usati cogli altri cereali.
§ 692. Prodotto. Limitandoci ad osservare il prodotto dell’avena considerata come cereale, si riscontra per calcolo medio che 100 parti di questa pianta allo stato normale forniscono circa 60 di grano vestito. Il grano stagionato perde 21/100, e la paglia disseccata 29/100 del proprio peso.
Un ettaro di terreno produce circa 38 ettolitri di grano vestito, pesante un dipresso 44 chilogrammi l’ettolitro; ed il valore commerciale dell’avena è per media di 3/5 minore di quello del frumento, per il che scorgesi che questa coltivazione non può surrogare il reddito del frumento, e non conviene che per disporre il terreno a spianata; oppure per averne foraggio.
del miglio e del panico.
§ 693. Il miglio, prima dell’introduzione del melgone, occupava un posto importante nell’agricoltura italiana, poichè oltre alla segale serviva a far pane per gli abitatori della campagna. Ne sono rari anche oggidì, dove sono ancora ia vigore contratti colonici di antica data, i pagamenti di fitto a grano in cui v’entra una certa misura di miglio. In que’ tempi il miglio si seminava in maggio e produceva assai più che al presente in cui si coltiva soltanto come un prodotto secondario dopo il raccolto della segale, del frumento, o del lino. Lo stesso può dirsi del panico, che pure serviva a far pane, ed anche minestra. Le paglie e le stoppie di questi due cereali sono mangiate avidamente dal bestiame.
§ 694. Varietà. Generalmente non si coltiva che una sola specie di miglio, il panicum miliaceum; il diverso colore del grano non costituisce che una insensibile varietà. Ha una specie di spiga ramosa, coi peduncoli che portano i semi rivolti e piegati da un sol lato. Il panico coltivato pel seme è il panicum italicum, con spiga sostenuta da lungo stelo, tondeggiante, cilindrica, alquanto piegata in basso, quando si avvicina alla maturanza.
§ 695. Composizione. Essendo il miglio al giorno d’oggi un cereale poco apprezzato, e serviente piuttosto al mantenimento del pollame e dei piccoli volatili che a far pane, così