Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/688

680 dell'avena.

l’umidità che non il secco. Nei terreni argillosi e pingui abbonda troppo in fogliame, facilmente versa, od è presa da quella malattia che dicesi carbone.

Il concime anche grossolano usato dalle precedenti coltivazioni gli è utilissimo; e, come tutti i cereali a rapida vegetazione, gli riescono inutili le concimazioni superficiali fattegli dopo la nascita in primavera. Nei terreni magri val meglio lavorare qualche volta di più la terra, che fornirli di un concime che l’avena a stenti potrebbe appropriarsi, se non nel caso che fosse ben scomposto.

§ 690. Coltura. Come si è detto l’avena non richiede una coltura molto accurata, ciononpertanto, se prospera con un sol lavoro in primavera, sarà sempre bene fargli precedere un lavoro avanti l’inverno, ed una concimazione non troppo abbondante avanti il secondo lavoro.

La coltura di questa pianta varia secondo che se ne voglia trarre semplicemente il foraggio, mettendo a profitto la sua parte erbacea, oppure che si voglia il seme. Per averne foraggio si può seminare dall’agosto sino alla metà di settembre con un sol lavoro. Verso la fine di ottobre ed anche sino alla metà di novembre si può tagliare per somministrarla al bestiame, poichè, come già dissi, la parte erbacea resiste discretamente alle brine ed ai primi geli, quando già le radici cominciano a soffrire. Se invece vogliasi ottenere il seme si semina in marzo, passato il pericolo del gelo, e quando l’atmosfera siasi discretamente riscaldata. La sarchiatura riesce inutile.

La quantità di semente varia pure a norma di queste due maniere di coltivazione. Se vuolsi il seme la quantità sarà minore che se vogliasi aver soltanto il foraggio; nel primo caso si adopereranno 2 ettolitri e mezzo circa per ettaro, perchè tallisce molto; e nel secondo si semineranno 4 ettolitri, essendo che non si cerca il tallire, ma piuttosto l’abbondanza di fogliame per mezzo di molti e fitti steli.

L’avena è coltivata in grande soltanto nella parte irrigua, ove di solito gli si prepara un terreno profondo e discretamente concimato con sostanze grossolane, poichè serve a disporre la spianata nel modo che già vi dissi al § 453.

§ 691. Raccolto. L’avena non matura contemporaneamente i suoi semi, ma gradatamente, per cui abbisogna aspettare che tutta sia matura e di color gialliccio. Questo ritardo non porta danno, poichè i semi si staccano difficilmente.